giovedì 21 ottobre 2010

Pedrengo, Politiche giovanili: il nulla fatto dall'Amministrazione comunale Uniti per il Cambiamento per i giovani

L’Amministrazione comunale di “Uniti per il Cambiamento” ha fatto terra bruciata di tutti gli interventi del Comune riguardo alle Politiche Giovanili.
Sono state tolte tutte le opportunità che il Comune aveva messo in atto per i giovani senza creare nulla di nuovo.

Dopo aver soppresso la Consulta Giovani, l’Amministrazione comunale ha chiuso lo Spazio Giovani che era situato nella ex Biblioteca. Era un punto di aggregazione in cui i ragazzi potevano conciliare momenti di divertimento e momenti di impegno con lo studio, in un clima allo stesso tempo formativo e di svago contando sulla presenza degli educatori. Si trattava di un importante servizio per giovani e famiglie. Per i ragazzi sono venuti meno un servizio e un’opportunità.
A fronte della soppressione delle attività che il Comune compiva per i giovani, non è stato organizzato nulla dall’Amministrazione comunale.
Non è stato costruito nessun nuovo percorso: è stato solo tolto ciò che c’era prima, senza predisporre soluzioni alternative.
IL COMUNE NON STA FACENDO NIENTE PER I GIOVANI
A fronte delle suddette soppressioni, si pongono seri e preoccupanti interrogativi sull’impegno di Uniti per il Cambiamento nel Progetto Giovani.

COSA NE SARA’ DEL PROGETTO GIOVANI?

A questo punto, venendo meno le sue strutture, non ha più senso parlare di Progetto Giovani.
Ci chiediamo quale sia la considerazione di Uniti per il Cambiamento per i giovani e le Politiche Giovanili. A giudicare da quanto fatto, probabilmente molto poca. Un paese che non investe sui giovani e non li incentiva non ha futuro.

Pedrengo, bilancio di previsione 2010: l'Amministrazione comunale prevede che nelle casse comunali entri oltre un milione di euro entro fine anno

Il bilancio del nostro Comune aggiornato al mese di Settembre dice che:

Entrate previste / Entrate effettive
ONERI DI URBANIZZAZIONE 395.000 € / 128.000 € (30,8 %)
SPONSORIZZAZIONI 134.727 € / 10.556 € (7,83 %)

Altri esempi di quanto l’Amministrazione comunale aveva previsto e di quello che realmente ha realizzato:

Previsto / Accertato
SICUREZZA 132.300 € / 12.444 € (9,41 %)
AMMINISTRATIVO 94.000 € / 1.667 € (1,78 %)
ECONOMICO FINANZ. 391.500 € / 10.280 € (2,63 %)
LAVORI PUBBLICI 470.192 € / 65.323 € (13,89 %)

Si evidenzia subito la modestia degli interventi rispetto alle promesse fatte.
Pur con questi dati la previsione di spesa dell’Amministrazione comunale per il 2010 continua ad essere di 1.261.000 €.
Secondo l’Amministrazione comunale in tre mesi dovrebbero entrare, nelle casse del Comune, oltre un milione di euro.

Previsto / Accertato
INVESTIMENTI 1.261.000 € / 222.743 € (17,66 %)

Contro il nostro parere, che invitava alla prudenza, la maggioranza ha approvato un bilancio di previsione a dir poco irrealistico, frutto dell’analisi poco attenta della situazione politico-economica.
Il nostro gruppo, sapendo le difficoltà a cui si andava incontro, aveva fatto alcune proposte che consentivano almeno di liberare delle risorse utilizzabili, ma sono state respinte.

Pedrengo, scuola: l'Amministrazione comunale aumenta il costo del trasporto scolastico e toglie i fondi destinati ai Comitati Genitori

Il nuovo anno scolastico è iniziato con alcuni disagi. Il nuovo orario, deliberato dal Consiglio d'Istituto ha creato alcuni problemi.
Per giustificarsi l'Assessore all'Istruzione ha detto che non dobbiamo confondere le scelte fatte dall'Istituto Comprensivo con i servizi che il Comune fornisce.
Secondo noi chi amministra non può permettersi di subire, senza prendere posizione, le decisioni prese da altri.
Con il Piano di Diritto allo Studio approvato dall’Amministrazione comunale, non è stato più possibile recuperare questi disagi.
Il costo del trasporto scolastico a carico delle famiglie è aumentato ma il servizio risulta peggiorato. Ora dovranno viaggiare su un unico pulmino sia i bambini delle elementari sia gli studenti più grandi e diversi utenti sono stati esclusi dal servizio.
L’Amministrazione comunale sostiene che l’aumento era dovuto poiché il costo del trasporto scolastico era invariato del 2005. Ma cosa significa? Per noi era un motivo d’orgoglio non aver aumentato il prezzo per le famiglie.
E’ sconvolgente il modo con cui l’Amministrazione comunale ha trattato il Comitato Genitori. L’Amministrazione comunale ha deciso di togliere tutti i fondi che erano a disposizione del Comitato Genitori.
Non destinare più alcuna risorsa, oltre a dimostrare di non riconoscere il valore del ruolo dei Comitati, rischia di spegnere l'entusiasmo che ha contraddistinto in questi anni il loro operato.

sabato 19 giugno 2010

Una Biblioteca più povera

La Biblioteca comunale di Pedrengo negli ultimi anni aveva raggiunto livelli di eccellenza. Ora, purtroppo, le scelte dell’amministrazione comunale la stanno impoverendo sempre più. Da inizio anno, infatti, l’offerta della nostra Biblioteca ha subito diversi tagli: è stato tolto il secondo quotidiano nazionale più grande d’Italia per diffusione e numero di lettori (La Repubblica). Inoltre, anche molti periodici e riviste femminili, sportive e di elettronica. Si tratta di una scelta che va nella direzione opposta rispetto a quanto previsto dal Manifesto delle Biblioteche dell’UNESCO che afferma: “La biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l'apprendimento permanente, l'indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell'individuo e dei gruppi sociali (…). Perciò, l'UNESCO incoraggia i governi nazionali e locali a sostenere le biblioteche pubbliche e a impegnarsi attivamente nel loro sviluppo”. Guardando ai fatti, purtroppo, Pedrengo sta subendo un’involuzione e speriamo che non ci si nasconda dietro a scusanti economiche fuori luogo perché i costi in questione sono irrisori. Vale la pena di chiedersi se chi amministra ora conosca il valore culturale e biblioteconomico dell’emeroteca. I dubbi sono parecchi. Come se non bastasse, l’attuale amministrazione ha un’altra sorpresa: per usare internet in biblioteca bisognerà pagare, mentre finora era sempre stato gratis. Anche questo si scontra con quanto dice il Manifesto UNESCO: “In linea di principio, l'uso della biblioteca pubblica deve essere gratuito”. Inoltre, il Manifesto IFLA (Federazione mondiale di associazioni di biblioteche) per internet dice: “L'accesso a Internet nelle biblioteche e nei servizi informativi dovrebbe essere gratuito, come gli altri servizi di base”.

Una cultura di parte

Il cinema all’aperto era divenuta una bella tradizione. Dispiace che, per effetto dell’approccio politico di chi amministra ora, anche una manifestazione culturale come questa, assuma connotazione politica. Infatti, sarà proiettato anche “Barbarossa”. Questa pellicola fin dal suo lancio è stata oggetto di numerose controversie per via della sua origine politica e ha fatto discutere gli italiani perché costata 12 milioni di euro di cui 1.600.000 pubblici. Polemiche si erano registrate anche per l’eccessivo budget speso per la sua realizzazione, ritenuto mal gestito alla luce del risultato del film (deludente) e per una ricostruzione storica degli eventi giudicata da molti fantasiosa e di parte (sembra ormai certo che il protagonista non sia esistito).
E’ facilmente intuibile che anche l’aver tolto Repubblica dalla Biblioteca sia una scelta dettata da motivazioni politiche. Questa decisione, sinonimo di una cultura di parte, è deprecabile in quanto per motivi politici sovraccomunali si impoverisce la biblioteca. Se proprio l’ideologia politica è così importante per l’amministrazione comunale sarebbe stato meglio aggiungere un altro quotidiano anziché togliere. Si tratta di decisioni che contrastano con il Manifesto delle Biblioteche dell’UNESCO che afferma: “Le raccolte e i servizi non devono essere soggetti ad alcun tipo di censura ideologica, politica o religiosa, né a pressioni commerciali”.

Parco lungo il Fiume Serio: chi l'ha visto?

Il tempo passa e ancora non si vede il Parco lungo il Fiume Serio. La precedente amministrazione aveva approvato un Piano Integrato di Intervento che permette di riconsegnare alla comunità l’area vicino al fiume in cui era prevista la creazione di un bel parco. E’ doveroso domandarsi come mai non si realizzi questo grande spazio verde. Che lo spirito ambientalista dell’attuale amministrazione sia già sparito?

Un flop chiamato Piano Casa

E’ curioso notare come l’amministrazione comunale pubblicizzi i clamorosi flop del governo nazionale come se fossero dei grandi successi. Infatti, nell’ultimo giornalino comunale l’Assessore all’Urbanistica ha dato grande risalto al Piano Casa, scrivendo “Un Piano Casa per valorizzare le residenze”. Tuttavia, il Piano Casa – presentato come il rimedio alle attuali difficoltà dell’edilizia - è stato un sonoro fallimento, senza raccogliere i risultati sperati e dimostrandosi l’ennesimo spot elettorale. Basti pensare che dopo sei mesi dall’emanazione del provvedimento, in tutta la Lombardia gli interventi realizzati usufruendo di questa norma sono stati solo 52, come comunicato dalla stampa locale. La verità è che l’attuale situazione di crisi economica non consente alle persone di investire denaro per ampliare la propria casa e che questa situazione non può essere risolta con trovate mediatiche. Lasciamo ai cittadini trarre le proprie conclusioni.

L'amministrazione comunale dice no al fondo di solidarietà anticrisi

L’amministrazione comunale di Pedrengo ha bocciato la proposta della lista Insieme per Pedrengo di istituire un fondo anticrisi per i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità. L’iniziativa è stata proposta e respinta per due volte: nel primo caso l’amministrazione ha votato contro alla mozione che lo proponeva, mentre nel secondo caso, chi amministra non ha accolto un emendamento che indicava dove reperire le risorse per il fondo. L’intervento sarebbe stato un aiuto concreto per le persone e le famiglie residenti nel nostro Comune che si trovano in una condizione di difficoltà dovuta alla crisi economica in atto. E pensare che l’istituzione di questo fondo è stata promessa in diverse occasioni proprio dal Sindaco…

No alla privatizzazione dell'acqua

L’amministrazione comunale di Pedrengo ha votato contro la mozione riguardo il problema della privatizzazione dell’acqua presentata dalla lista Insieme per Pedrengo. Uniti per il Cambiamento aveva votato contro alla proposta, che prevedeva di attivarsi per mantenere l’acqua un bene comune e il Sindaco aveva affermato che la questione era ormai superata. Al contrario, negli ultimi mesi è nata una campagna referendaria contro questa scelta del governo. E’ importante sottolineare che l’acqua deve essere per principio un bene pubblico – di tutti - e, inoltre, questa scelta può comportare effetti negativi pratici perché il privato persegue necessariamente il profitto. Non c’è da stupirsi se privatizzando la gestione dell’acqua ne deriverebbe anche un aumento del prezzo da pagare per i cittadini. Almeno speriamo che non aumentino le nostre bollette!

lunedì 8 marzo 2010

L'Amministrazione comunale si aumenta le indennità

La nuova amministrazione (Uniti per il Cambiamento) si è aumentata gli stipendi, con delibera di Giunta numero 15 del 25/01/2010. Va registrato, dunque, un sensibile aumento delle indennità di Sindaco, Vicesindaco e Assessori.
Con l’amministrazione comunale precedente di Insieme per Pedrengo il Sindaco riceveva 1.350 euro, mentre ora con Uniti per il Cambiamento la cifra è stata raddoppiata e il Sindaco riceve 2.000 euro.Con l’amministrazione precedente di Insieme per Pedrengo, il Vicesindaco percepiva 405 euro, mentre ora l’importo è stato più che raddoppiato e riceverà 1.000 euro.
Con l’amministrazione precedente di Insieme per Pedrengo, l’Assessore ai Servizi Sociali percepiva 360 euro, mentre ora con Uniti per il Cambiamento 900 euro.
Con l’amministrazione precedente di Insieme per Pedrengo gli altri Assessori percepivano 360 euro, mentre ora 450 euro.
Quindi, il costo complessivo di Uniti per il Cambiamento costa alla comunità 70.400 euro, mentre Insieme per Pedrengo costava soli 44.010 euro.

Mentre la nuova amministrazione comunale si aumenta le indennità, con una delibera successiva, ha aumentato, per tutti, senza distinzione di reddito, il costo del trasporto scolastico. Forse per poter coprire i loro nuovi compensi.

venerdì 26 febbraio 2010

Insieme per Pedrengo presenta la mozione per proporre interventi a sostegno di persone e famiglie in difficoltà per la crisi economica

Insieme per Pedrengo ha presentato all’amministrazione comunale di Pedrengo una mozione per proporre degli interventi per le persone e le famiglie residenti nel Comune di Pedrengo che si trovino in una condizione di difficoltà dovuta alla crisi economica in atto. Gli effetti della crisi economica si stanno facendo sentire anche a Pedrengo.
Il Comune di Pedrengo a fine 2009 era, tra i Comuni del Circondario, dopo Seriate, quello con più lavoratori inseriti nelle liste di mobilità.

Con la mozione, Insieme per Pedrengo propone al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi per attivare concretamente l’Assessorato alle Realtà produttive ed incaricare la competente Commissione per contribuire fattivamente alla definizione di strumenti d’indagine sul territorio per la conoscenza delle situazioni occupazionali, al fine di provvedere con visione strategica alla definizione di interventi che favoriscano l’occupazione stabile; Istituire un fondo anticrisi di solidarietà che possa servire per il pagamento delle bollette, della mensa, dei trasporti pubblici e per evitare eventuali sfratti esecutivi alle famiglie con minori a carico; Attivare anche a Pedrengo ed in via sperimentale le agevolazioni possibili in analogia ai contenuti della “Family Card” istituita in altri Comuni; Costituire un fondo di garanzia, tramite una convenzione con Istituti di Credito disponibili ed in collaborazione con le associazioni di categoria e i relativi Confidi, per facilitare l’accesso al credito delle microimprese ( del settore commercio e artigiano) localizzate nel Comune; Impegnare la Commissione Servizi Sociali e Disabilità a formulare una proposta di regolamento che disciplini l’accesso al fondo anticrisi, alla Family Card e al fondo di garanzia, previsti nei punti precedenti; Concordare con l’Ente distributore forme di dilazione del pagamento delle tariffe per l’acqua, rifiuti, gas ed energia elettrica a favore delle famiglie che si trovino in condizione di difficoltà dovuta alla crisi in atto.

Nella mozione inoltre si chiede al Sindaco di impegnarsi nell’opera di coinvolgimento dell’ANCI, dei Sindaci della provincia di Bergamo e del presidente dell’Ambito di Seriate di sollecitare, in via diretta e indiretta il Governo e il Parlamento a:• Prorogare per il 2010 la possibilità di escludere dal Patto di Stabilità interno le spese per gli interventi temporanei e straordinari in funzione anticrisi.• Rivedere il Patto di Stabilità interno in modo tale da favorire le politiche di investimento pubblico degli Enti Locali.• Accelerare l’attuazione del federalismo fiscale e, in questo quadro, attribuire ai Comuni risorse da impiegare in interventi di politica industriale sul territorio. I consiglieri di Insieme per Pedrengo ritengono che l’Amministrazione debba mettere in campo tutte le risorse possibili, sia economiche sia umane per realizzare, entro tempi brevi i punti dall’ 1 al 6. Sono aspetti che vanno oltre l’impiego di risorse economiche e che richiedo soprattutto la volontà politica di attivarsi per alleviare, in qualche misura, le difficoltà che alcuni strati sociali stanno attraversando.Il gruppo Insieme per Pedrengo si dichiara disponibile a dare il suo massimo contributo di conoscenza e operatività perché si realizzino azioni concrete di intervento.

mercoledì 10 febbraio 2010

Pedrengo: Uniti per il Cambiamento non esprime voto favorevole alla mozione "Acqua bene comune"

Nel Consiglio comunale dello scorso lunedì 8 febbraio 2010 si è discussa anche la mozione presentata da Insieme per Pedrengo “Acqua bene comune”, una mozione sul problema della privatizzazione dell’acqua. La gestione del servizio idrico integrato è stato di recente modificata prevedendo l’affidamento della gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società a partecipazione mista. Nella mozione si affermava che l’acqua è un bene comune, indispensabile all’esistenza degli esseri viventi, fonte insostituibile di vita. L’acqua costituisce pertanto, un bene dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti. L’acqua è un diritto inalienabile: dunque l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti. Oggi iI problema dell’accesso all’acqua va assumendo una sempre maggiore l’importanza a livello mondiale in relazione all’enorme perdita di vite umane causata dalla sua mancanza. Tale problema, già nel quadro attuale, ma sempre più in prospettiva, rappresenta se non affrontato democraticamente secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, una causa scatenante di tensioni e conflitti all’interno della comunità internazionale. Pertanto il servizio idrico integrato, oltre a rispondere ai principi di efficienza, efficacia ed economicità, deve necessariamente rispondere ai requisiti di accessibilità, universalità e sostenibilità ambientale. E’ necessario sottolineare che non esiste nessuna norma europea che sancisce l’obbligo per le imprese pubbliche di trasformasi in società private. Insieme per Pedrengo richiamava all’attenzione del Consiglio Comunale, della Giunta e del Sindaco il problema dell’acqua ed indicano una serie di azione propositive da attuare per sensibilizzare i cittadini e gli amministratori pubblici al risparmio idrico, tra i quali:
· Confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà.
· Avviare una campagna informativa per formare nell’opinione pubblica cittadina una consapevolezza e una cultura dell’acqua come diritto e bene comune da tutelare e garantire; rendendo noto, attraverso il sito del comune, i risultati dei periodici esami svolti dal servizio idrico sulle caratteristiche dell’acqua per informare correttamente i cittadini e motivarli così all’uso dell’acqua del rubinetto.

· Introdurre in tutte le strutture comunali, quali ed esempio scuole, mense ed uffici, il consumo dell’acqua pubblica, abbandonando quello di acqua in bottiglie di plastica, avvalendosi all’occorrenza di sistemi di trattamento dell’acqua e comunque sempre prevedendo adeguati controlli.


· Incaricare la Commissione Ambiente e Territorio di promuovere e proporre idonee iniziative comunali di informazione e sensibilizzazione sul risparmio idrico.

· Di sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) l’adozione di apposite iniziative quali:

a) sensibilizzazione dell’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso, attraverso informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa atta a garantire un costo minimale per il minimo vitale quotidiano di ogni persona;

b) destinazione di un centesimo al metro cubo di acqua consumata per interventi di costruzione di strutture di captazione e distribuzione di impianti nei paesi privi di adeguate risorse idriche, attraverso al cooperazione internazionale.· Invitare i parlamentari lombardi ad operare per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano universale e, pertanto, a garantirne il libero accesso promuovendo lo status del servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.· Di trasmettere il del provvedimento all’ATO della Provincia di Bergamo, al Consiglio di Amministrazione della società pubblica UNIACQUE, al Presidente della Provincia di Bergamo e a tutti i Sindaci aderenti all’ATO e ai Parlamentari eletti nella nostra provincia.

L’acqua è un bene comune per eccellenza e deve essere un diritto di tutti. La sua gestione, quindi, deve essere pubblica in linea di principio e anche per motivazioni estremamente pratiche. Considerando che, dal suo punto di vista giustamente, il privato persegue interessi privati (oprofitto) e non collettivi. Quindi, non mi stupirei se privatizzando la gestione dell’acqua ne deriverebbe anche un aumento del prezzo da pagare per i cittadini.

In quasi tutti i paesi sono state proposte mozioni per l’acqua “bene comune” e, andando al di là dell’appartenenza politica, anche Pdl e Lega di molti comuni hanno votato favorevolmente.

Purtroppo, a Pedrengo la maggioranza Uniti per il Cambiamento (allenaza Pdl e Lega Nord) non ha espresso voto favorevole. Peccato.

Non resta che sperare che, almeno, non aumentino l bollette.

giovedì 14 gennaio 2010

Pedrengo, il Parco sul Fiume Serio non si farà più

PEDRENGO, E' SALTATO IL PARCO SUL FIUME SERIO
Nel Consiglio comunale dello socrso 14/15 dicembre 2009, la nuova amministrazione comunale (“Uniti per il Cambiamento”) ha deliberato di inserire nel PGT (Piano di Governo del Territorio) una strada che attraverserà l’area Tadini, lungo il fiume Serio. In quella zona, “Insieme per Pedrengo” aveva approvato in piano integrato in cui era prevista la realizzazione di un Parco Comunale lungo il fiume Serio. Era tutto pronto, approvato e finanziato e si poteva dare inizio ai lavori. Il Sindaco, azzerando tutto, ha dichiarato in Consiglio Comunale, che la creazione del parco avverrà soltanto dopo la costruzione della strada. Questa strada era solo una proposta nata da un tavolo tecnico provinciale. Su questa strada, di esclusivo interesse provinciale, Insieme per Pedrengo aveva imposto la sua realizzazione in galleria. Questa soluzione non avrebbe pregiudicato la creazione del parco, ritenuto un opera prioritaria rispetto alla strada stessa. Stando così le cose non resta che dire addio al Parco sul Fiume Serio. Insieme per Pedrengo, dopo circa 15 anni di intensa trattativa, aveva finalmente coronato l’aspettativa dei Pedrenghesi di riavere l’accesso al Fiume Serio. Questa Amministrazione, in sei mesi, ha cancellando un sogno che si stava realizzando.

sabato 2 gennaio 2010

1 gennaio 2010: la nuova aministrazione fissa le nuove indennità aumentandole

Dal 1 gennaio del nuovo anno (2010) entrano in vigore le nuove indennità che la nuova amministrazione ha fissato come da delibera numero 88 del 17.09.2009 e da variazione di bilancio del Consiglio comunale del 28.09.2009. Uniti per il Cambiamento (Pdl e Lega Nord) ha deciso e approvato un aumento delle indennità che srà pari a 54.159 euro. Prenderanno il massimo dei compensi per i paesi delle dimensioni di Pedrengo.

Precisamente: il Sindaco andrà a prendere 2788,88 mensili, il Vicesindaco 1394,43 euro mensili; gli Assessori 1254,99 euro mensili cadauno. Il costo totale dell’amministrazione Uniti per il Cambiamento sarà di 98.169 euro annui.

L’amministrazione precedente di Insieme per Pedrengo, per scelta morale, si era ridotta i compensi. Infatti, il Sindaco prendeva 1350 euro mensili, il Vicesindaco 405 euro mensili e gli Assessori 360 euro mensili. Il costo complessivo dell’amministrazione Insieme per Pedrengo era di 44.010 euro annui.

La maggior differenza a carico del bilancio comunale è di circa 60.000 euro.